Da sempre, per rappresentare la comunità di Picenze, viene utilizzato lo stemma con il quale si identificano i cittadini di Barisciano. La società picenzara, tuttavia, dispone di diversi emblemi araldici con i quali potersi davvero presentare.
È lecito pensare che gli stemmi utilizzati dai comuni siano nati per lo stesso scopo, ma non è così: prima della nascita dei comuni (XI secolo) e prima che il sovrano Giuseppe Napoleone riorganizzasse il territorio rendendo Picenze frazione di un altro comune più grande (XVIII), gli stemmi araldici venivano realizzati per fornire un’identità alle famiglie nobiliari che governavano uno o più feudi.
È per questo motivo che lo stemma araldico che troviamo sulla fonte di San Martino rappresenta il governatore del feudo di Picenze – all’epoca probabilmente appartenente alla famiglia Caldora (fonte: web) – che dominava il nostro territorio all’avvento dell’epoca moderna.
La grafica riporta diversi simboli: l’aquila, rappresentante l’omonima città; il castello, poiché Picenze è uno dei 99; la fonte; la famiglia Camponeschi, presente nel territorio; un segno religioso.