Lo stemma, in stile tardo-medievale, è posto sulla facciata della Fontana Rinascimentale. Sono presenti su di esso molte figure, dove ognuna di loro rappresenta qualcosa.

Da sinistra verso destra:
- Simbolo della famiglia nobile Camponeschi: rappresenta un segno di riconoscimento ad una famiglia nobile che viveva all'Aquila e a Picenze tra il 1100 e il 1500 , che (probabilmente), contribuì alla costruzione della fontana.

- L'Aquila: rappresenta un segno di appartenenza al contado dell'Aquila e il ruolo di Picenze come uno dei paesi fondatori;

- Castello: rappresenta la torre situata a pochi metri di distanza dalla Fontana Rinascimentale, di cui qualcuno testimonia la presenza di altre due torri in passato;

- Fontana: sotto il castello è visibile la rappresentazione della Fontana dove è posto lo stemma;

- Simbolo religioso: immagine che figura un cuore e una croce, esso dimostra (probabilmente) che Picenze è sempre stato un paese cristiano.

Domina un ulteriore segno nello stemma, ma a causa di rovine non si può intuire cosa stesse a rappresentare. Inoltre, ai lati sono quasi nascoste due ali e non abbiamo un significato certo neanche per queste.

Epigrafe incisa sulla lastra di pietra della fontana rinascimentale a San Martino.

TESTO ORIGINALE: "Fonte vivo gaudet picenta • clara pacitorum signa • sue(is?) cuntis nobilitatis ab 1488 I VIII"

TRADUZIONE DAL LATINO: "Picenze si giova di una viva fonte • segno luminoso di pace • della sua nobile origine (pelle) dall'8 gennaio 1488"

La data "1488" fa (probabilmente) riferimento alla data di costruzione della fontana.

Questa epigrafe funeraria è stata ritrovata sotto una scala di una vecchia casa di un abitante di San Martino.

Si può leggerne sopra una frase tradotta dal latino: “A Publio Sempronio Augustale il collegio di Ercolano e dei Frenizii pose”.

Ad oggi è custodita a Chieti e dalla lingua possiamo intuire che sia risalente all'epoca Romana.