CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE

La Chiesa della Madonna delle Grazie sorge al cuore della frazione di Villa di Mezzo. La sua origine si deve alla necessità, data la distanza del piccolo borgo dalla chiesa parrocchiale ufficiale di Santa Maria ab extra , di assicurare specialmente nei freddi inverni un servizio liturgico e pastorale quotidiano più prossimo alla comunità. Altra chiesetta succursale esisteva per lo stesso motivo di comodità anche al cuore della frazione Petogna, ma è ormai crollata da tempo, indicandosene soltanto il sito. Entrambe possono dirsi aver avuto origine ad inizio secolo XVII.

L’attuale edificio sacro di Villa di Mezzo appare di ricostruzione settecentesca. Deperita progressivamente dopo la seconda guerra mondiale, era stata restaurata negli anni Novanta del ‘900. Le ultime riparazioni sono state effettuate dopo il terremoto del 2009.

La facciata è a consueto tradizionale coronamento orizzontale, coronata da cornice piana a gola diritta. Attualmente restituita con pietrame in vista, in precedenza la facciata in discorso era vestita ad intonaco, più opportunamente distinguendo mediante lievi lesene in stucco, la verticale snella banda muraria di sacrestia e sovrastante campaniletto a vento, dal prospetto quadrato della chiesa vera e propria, con conseguente più equilibrato disegno nelle proporzioni e più coerente rapporto tra il pieno della parete e i vuoti di portale e finestre. Interessanti gli elementi in pietra scorniciati alla maniera classica: il portale rettangolare timpanato e quello laterale senza timpano, nonché le due quadrotte orecchiate che affiancano l’ingresso – la quadrotta pure in pietra della sacrestia ha lisce le mostre.

L’aula interna, oggi coperta da tetto ligneo a capriate ma in passato da volta a botte, si anima sulla parete di fondo di un cospicuo dossale lapideo di altare, un dì dipinto, con incorniciatura oggi vacua del suo dipinto sacro, ad architrave festonato da testina d’angelo, laterali colonne composite e trabeazione sormontata da frammenti ricurvi di timpano, inquadranti un fastigio di quadrotta, anch’essa oggi vacua del suo dipinto sacro, a lisce mostre.

Copyright ©Mons. Orlando Antonini

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