CHIESA DELLA MADONNA DEL ROSARIO

La Chiesa della Madonna del Rosario sorge quasi a capo del centro abitato di S. Martino, dov’erano le aie.

La costruzione sacra consiste in un oblungo vano di pianta rettangolare sotto copertura a capanna semplice, posto a due livelli, una sezione bassa costituita dalla chiesa vera e propria ed una più alta costituita dalla ex canonica, alla quale immette un portale rettangolare in pietra, a lisce mostre e cornice sopra l’architrave, sormontato da quadrotta lucifera a lisce mostre. Sul suo spigolo Sud svetta un campaniletto a vela in pietra squadrata ed archetto campanario a spioventi.

Caratteristiche dell’edificio sacro sono le fiancate longitudinali conteste nel tipico paramento aquilano medioevale a filari regolari di piccole pietre, ciò che fa datare la costruzione al Trecento. La piccola facciata a tradizionale coronamento orizzontale, una lastra muraria intonacata definita agli estremi da paraste squadrate in pietra locale, si avviva di un portale in pietra modanata a timpano spezzato, con al centro una quadrotta a mostre scorniciate ed angoli ad orecchiature, opera di chiaro rifacimento sei-settecentesco.

L’interno di semplice pianta rettangolare si impreziosisce anzitutto, sulla parete a destra entrando, di tre riquadri in affresco di Madonne con Bambino e Santi , datati 1419 e, al centro della parete di fondo, tra due medaglioni quadrilobati dipinti, di una elegante ricca pala d’altare a grande incorniciatura rettangolare in pietra, esponente una grande bella tela di Madonna del Rosario , datata 1609. Due decoratissimi pilastri a tipici ornati rinascimentali di candeliere e grottesche supportano una solenne trabeazione ad architrave, fregio e cornice terminale su cui spuntano tre acroteri sempre in pietra, avendo decorati persino gli spessori interni delle paraste e dell’architrave, il vano di quest’ultimo decorato a squisiti cassettoncini e piccoli rosoni.

Le pareti laterali sono animate soltanto da due altari settecenteschi, fatti di dossali ad incorniciature barocche orecchiate e fregi a svaso rialzati. La presenza di altri resti di affreschi tardo-cinquecenteschi sempre sulla parete di destra, sopraffatti dall’altare settecentesco, indica che fino al Sei-Settecento l’interno era dotato del solo altare maggiore rinascimentale e il resto era completamente dipinto, in uno sfavillio di colori che forse, come di consueto, abbelliva anche le stesse capriate lignee del tetto.

Copyright ©Mons. Orlando Antonini

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